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PICERNO (Potenza) – La “Leonessa della Lucania”, un borgo circondato da boschi.

by in4dcen8

Picerno è un comune di circa 5.672 abitanti al censimento 2021 (erano 6.186 nel 2001). Sorge su un colle tricuspide panoramico vicino a Potenza, da cui dista circa 20 km.
Il panorama del paese è dominato dall’altissimo campanile della Chiesa Madre, dedicata a San Nicola di Bari, e da una torre cilindrica di epoca normanna.

La Torre, situata nei pressi di Piazza Statuto, si innalza maestosa a stretto contatto col tessuto urbano circostante.

Picerno (Potenza) – foto di Alfredo Valente
Picerno (Potenza) – foto di Alfredo Valente

Cenni storici
Secondo la tradizione la sua fondazione risale al II secolo a. C. quando gli abitanti di Acerrona per sfuggire all’esercito di Annibale durante la Seconda Guerra Punica si rifugiarono sulla collina dove edificarono il castrum Pizeni.

Sorta nell’ anno Mille come una piccola fortezza normanna cinta da mura sulle rovine di Acerrona, appartenne nel 1331 alla contea di Potenza, venne ceduto a titolo di feudo ai Sanseverino di Tricarico, ai Caracciolo, ai Muscettola e ai Pignatelli di Marsico.

Tra i primi centri lucani ad aderire alla Repubblica napoletana, nel maggio 1799, dopo giorni di eroica resistenza, fu preso e saccheggiato dalle armate sanfediste del cardinale F. Ruffo. (treccani)
I fatti eroici della rivoluzione napoletana del 1799 le fecero meritare l’appellativo di “Leonessa della Lucania”,

Nel 1857 il borgo fu devastato dal terremoto e in seguito il centro abitato si sviluppò fuori dalle mura. Anche il terremoto del 1980 causò notevoli danni a Picerno che fu uno dei 45 comuni colpiti nella provincia di Potenza.

Picerno (Potenza) – foto di Alfredo Valente

Monumenti


Chiesa Madre di San Nicola
E’dedicata a San Nicola di Bari, patrono del paese. Si innalza sulla collina più alta di Picerno sovrastando con la sua mole l’intero centro abitato.
Fu edificata nei primi anni del Seicento ma era di dimensioni più limitate rispetto a quella attuale.
Agli inizi del Settecento la fabbrica fu ampliata grazie alla donazione del sito nel 1727 da parte del principe Giovanni Battista Maria Pignatelli. Il progetto, commissionato all’architetto di Picerno Biagio Calenda, inglobò parte del castello medievale determinando una delle più importanti trasformazioni urbanistiche della storia di Picerno.

Picerno (Potenza) – Chiesa Madre di San Nicola – foto di Alfredo Valente


I lavori si conclusero tra il 1754 e il 1757 e hanno determinato una delle architetture più imponenti della Regione.
La chiesa venne in parte distrutta nel 1799. Riedificata nel 1804, subì gravi danni in seguito al terremoto del 1857; il restauro avvenne in due anni. Altri interventi vennero realizzati tra il 1921 e il 1923: il rifacimento della scalinata di accesso e la costruzione della cuspide del campanile furono finanziati dagli abitanti.
Il terremoto del 1980 rese necessario un progetto di consolidamento dell’edificio.

Picerno (Potenza) – Chiesa Madre di San Nicola – foto di Alfredo Valente


L’aula, ad impianto basilicale, è a tre navate divise da pilastri con arco trionfale poggiante su due colonne sormontate da capitelli corinzi. Nell’intradosso della volta dell’abside vi è un dipinto (1775) venuto alla luce nel 1987 in cui è raffigurata al centro la colomba circondata da un ampio loggiato: esso rappresenta uno dei pochi esempi di pittura illusionistica presente in Basilicata.

In sacrestia  vi è un pregevole olio su tela di Giovanni De Gregorio, detto “il Pietrafesa“, raffigurante la Natività risalente alla fine del secolo XVI.

La cripta, ubicata sotto il pavimento della navata centrale, già parte integrante del castello medievale, conserva affreschi risalenti al XIII secolo, raffiguranti San Nicola e scene della vita.

Chiesa della Santissima Annunziata
La trecentesca chiesa della SS.ma Annunziata è sita tra corso Vittorio Emanuele e piazza Plebiscito. Fa parte integrante del centro storico ed è sottoposta ai vincoli di tutela per il suo interesse storico, artistico-monumentale.

Picerno (Potenza) – Chiesa SS. Annunziata e torre medievale
foto di Alfredo Valente


La facciata principale della chiesetta è arricchita da una stele in pietra raffigurante un’ anfora su una colonna e da due bassorilievi che rappresentano una donna ed una famiglia; il tutto risale al periodo romano-tardo imperiale. Sull’altare centrale si erge un tempietto, la cui struttura è sorretta da due statue ed è adorna di angeli e putti. In esso sono inserite le statue lignee di Maria e dell’Arcangelo Gabriele, in un gruppo di grande effetto plastico che riproduce la scena dell’Annunciazione.

Cripta della SS. Annunziata
Nel seminterrato, la cripta, che presenta un piccolo portale con un arco a sesto acuto, in occasione di scavi effettuati per il consolidamento della chiesa, sono stati scoperti, nel 1974, degli affreschi databili intorno alla fine del IV secolo.

Chiesa di S.Antonio e Convento dei Cappuccini

Chiesa di S. Rocco
Chiesa della Pietà
Chiesa del San Salvatore
Torre medievale
Torre San Leonardo

Escursioni
Per stare a contatto con la natura basta raggiungere il Bosco dei Monti Li Foj che costituiscono un altopiano la cui cima maggiore è alta 1.365 m s.l.m. e che dominano le valli dei fiumi Marmo e Melandro. Tra le bellezze naturali si annoverano il piano della Nevena e il lago Romito.
Si arriva con la strada interpoderale che, subito dopo la stazione ferroviaria, sale per otto chilometri fino alla cima (1350 metri).


A partire dal 2006 le sommità dell’altopiano costituiscono un Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) per la regione biogeografica del Mediterraneo grazie alla lussureggiante flora ivi presente: faggio, abete bianco, cerro, acero, tiglio, oltre a diverse specie di prateria montana.

Picerno (Potenza) – piano della nevena – foto di Alfredo Valente


La fauna si presenta altrettanto variegata: gufo reale, biancone, picchio, balia dal collare, salamandrina.


Il S.I.C. però non rende pienamente giustizia del patrimonio naturale presente in quest’area montana. Risultano infatti escluse dalla protezione tanto le zone umide dei laghi Romito e Scuro quanto le vecchie faggete che si trovano vicino al piano della Nevena. Queste ultime conservano ancora la struttura dei tagli d’epoca borbonica, ceppaie e capitozze* (*dell’albero si elimina tutta la parte più alta).

Picerno (Potenza) – foto di Stefano Valente


Nel bosco di faggi altissimi si trovano aree ben attrezzate per il pic nic e la sosta.
È questa una zona ricca di pascoli, tradizionalmente indicata sulla rotta della transumanza di bovini di razza podolica; infatti, non a caso Picerno è nota in tutta la Basilicata per la produzione di latticini, oltre che per la produzione di salumi.

Come arrivare:


in auto
da Salerno e dal sud: autostrada A2, detta anche autostrada del Mediterraneo, uscita Sicignano degli alburni; SS407 Basentana fino allo svincolo per Picerno
da Potenza: SS407 Basentana fino allo svincolo per Tito

in Treno: stazione di Picerno interna al paese (linea Taranto-Roma)

Aeroporto più vicino: Napoli Capodichino

vedi anche