Il castello di Monteserico è inserito un un contesto paesaggistico mozzafiato: anche se le sue origini non sono del tutto chiare, l’ipotesi più probabile è che fu edificato in epoca normanna.
Situato sulla cima del Monte Serico, a 550 m.s.l.m., il maniero è distante circa 15 Km da Genzano di Lucania, in provincia di Potenza e domina un’ampia vallata che, in passato, costituiva una importante cerniera tra i territori del Bradano, dominati dai bizantini, e i territori del Nord della Basilicata, dominati da Longobardi e Normanni.
Il castello di Monteserico: Federico II, le battaglie e la diva del cinema muto Lida Borelli
I normanni lo edificarono a scopo difensivo e nel 1041 fu teatro di battaglia tra i normanni di Melfi e i bizantini di Montepeloso, che vide questi ultimi uscire sconfitti.
In epoca medioevale, l’edificio divenne anche rifugio dei monaci basiliani.
Classico esempio di architettura medievale, il castello ebbe il suo massimo splendore grazie agli svevi: era qui infatti che il sovrano Federico II spesso soggiornava, in particolare per la presenza di uccelli rapaci di cui era appassionato.
E l’assetto attuale del castello deriva proprio dai restauri e dalle integrazioni fatte all’epoca del sovrano dagli svevi, intorno al 1230.
Il castello, intorno all’anno mille, venne designato come “Magister Massarium Apulia”, una sorta di ”Domus agricola, del Demanio Regio di Federico II, per l’allevamento dei cavalli e la produzione agricola.
Dopo la prima guerra mondiale fu ristrutturato e divenne per alcune settimane, nel 1918, dimora dell’attrice Lida Borelli, diva del cinema muto.
In precedenza, importante è la la figura della feudataria spagnola Aquilina Sancia, Signora di Genzano: da alcune notizie, sembra che proprio qui avrebbe fondato il Monastero delle Clarisse, che qui vissero dal 1300 al 1905.
La struttura e l’architettura del castello
Dal punto di vista architettonico, il castello ricalca i canoni del medioevo con una volumetria a forma di tronco di cono, circondato da un fossato.
La struttura è composta da una torre quadrangolare centrale ed un recinto più basso e con tratti murari a scarpa. Dopo un ponte ed il portale d’ingresso, il visitatore trova una breve corte quadrata, che separa il mastio dalla massa esterna che cinge la struttura.
La pianta del piano terra del castello è divisa in due parti, con un arco che sostiene una volta a botte a sesto acuto.
Il castello, da un lato, è unito alla spianata tramite un ponte levatoio mentre dagli altri lati si erge a picco sulla roccia, in solitaria: è questa una delle caratteristiche principali di questo luogo suggestivo, in un ambiente circostante silenzioso e con un panorama a perdita d’occhio.
Molto suggestiva è anche la presenza di sotterranei, con grotte che risalgono probabilmente alla preistoria.
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