La chiesetta-grotta di S. Margherita, posta in prossimità dell’odierno cimitero cittadino ed ex convento di “Ognissanti”, è senza dubbio la più bella e la più importante delle grotte basiliane presenti nella zona denominata “Toppo Sant’Agata” e in quella detta “Le Braide”.
E’ tutta scavata nel tufo vulcanico ed, è posta circa 2 metri al di sotto del piano stradale della statale 303 che congiunge Melfi a Rapolla, al chilometro 1 in direzione Rapolla. Storicamente riconducibile alla cultura dei monaci orientali seguaci di S. Basilio.
La chiesa è a navata unica, con quattro cappelle laterali. La navata centrale è coperta da crociere a sesto acuto, mentre le cappelle laterali sono coperte da volte a botte.
Dal punto di vista artistico, la chiesa è interessante per i numerosi affreschi che ricoprono le pareti. Molti di questi hanno uno stile bizantino, mentre altri hanno impronta marcatamente occidentale. Fra questi riveste particolare importanza l’affresco raffigurante il “Contrasto dei vivi e dei morti”.
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L’interno del vano è saturo di un alto tasso di umidità (vicino al 100%), che provoca muffe e continue fuoriuscite di sali dalle pareti degli affreschi. Si è cercato di migliorare le condizioni di temperatura e umidità con vari sistemi: dalla ventilazione forzata dell’ambiente della cripta ad una climatizzazione temporizzata.
Vari studi permettono di ipotizzare una datazione fra la fine del ’200 e l’inizio del ’300.
Il contrasto dei vivi e dei morti
Il contrasto dei vivi e dei morti” è certamente uno dei più curiosi e affascinanti affreschi che si possano trovare nelle rappresentazioni della pittura medievale.
Già nel 1899 G. B. Guarini, che scoprì la cripta, la descriveva così: “…. un affresco stranissimo …. Due orribili scheletri bianchi deformi col ventre aperto segnato da una macchia bruna in cui brulicano piccoli punti bianchi, imitanti i vermi della putrefazione, stendono le mani stecchite e le braccia verso alcune figure alla loro destra.
La loro particolarità mostruosa è la testa. I due teschi enormi sono di mezzo profilo, identici. Una bocca straordinariamente grande, guarnita di denti grossi e fitti, quali zanne, s’apre sotto il naso per toccare quasi, con lungo tratto, la colonna vertebrale: e in ambo i teschi un sol occhio rotondo, che si prova a fissare con lo sguardo questa paurosa concezione di un tempo, in cui la fede … vibra con tetre fantasie …
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Gli scheletri sono di un grigio biancastro, su fondo verde scuro. Uno di essi… tocca quasi con la mano distesa una figura ammantata di rosso, dai grandi occhi rotondi e dal volto lungo. La figura, senza alcun particolare che accenni alla sua qualità di santo, ha un cappuccio giallo (…) ornato di bianco a filetti neri e nella mano destra un guanto, su cui poggia un falco. Addossata a lui una figura (….), Tutto il gruppo, condotto con sicurezza di tocco, è movimentato abilmente, …”.
Secondo alcuni studi le figure dell’affresco sarebbero l’imperatore Federico II di Svevia, la moglie Isabella d’Inghilterra ed il figlio legittimo Corrado IV.
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Sulla parete absidale troviamo l’immagine di S. Margherita con ai due lati un tabellone a riquadri dove si narra la sua storia.. La Santa è vestita con ricca veste gotica alla francese.
Sull’arcone absidale spiccano i simboli degli Evangelisti racchiusi entro cerchi; sempre nell’abside, arcone compreso, si possono individuare le figure di S. Pietro, S. Paolo, S. Nicola.
Sulla parete sinistra della navata si notano le immagini di S. Lucia e di S. Caterina d’Alessandria, mentre sulla parete destra e nella cappella a destra dell’ingresso sono i martirii di S. Lorenzo, di S. Stefano e di S. Andrea.
Nella cappella a sinistra dell’ingresso, dedicata a S. Michele, troviamo affrescati Cristo in trono, lo stesso S. Michele Arcangelo, una Madonna in trono col Bambino ed infine il Contrasto dei vivi e dei morti, che tanto interesse ha suscitato negli studiosi
Come arrivare:
Da Melfi dista km 1 + 600 da percorrere sulla SS 303 in direzione Rapolla; occorre svoltare a sinistra per la strada del cimitero e poi lungo un sentiero.
Info:
tel. 0972 239751 (Pro Loco)
cell. 328 9488479
ingresso gratuito
visita su prenotazione