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MOLITERNO (Potenza): arroccato attorno al castello e noto per il ‘Canestrato IGP’, il borgo ha dato anche i natali a personaggi illustri

by in4dcen8

Moliterno è un borgo di circa 4.000 abitanti della Val d’Agri, a 879 m s.l.m., ricco di storia e cultura, inserito nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.

A 5 km dall’abitato, sulle pendici del Monte Calvarosa, c’è l‘Oasi Naturale del Faggeto, luogo ideale per escursioni e passeggiate nel verde. Sono circa 350 ettari di bosco ricco di grandi faggi, alti fino a 30 m., ma anche tigli, cerri, querce, aceri, lecci, carpini neri e pioppi. La flora dell’oasi si distingue per un’incredibile varietà di orchidee spontanee. Anche la fauna del faggeto è interessante: non è difficile imbattersi in volpi, lepri, gatti selvatici, cinghiali e ricci.

Il borgo offre boschi, fiumi, vallate: perciò lo amano i bikers e chi desidera percorrere i sentieri di montagna. Il territorio del paese ha 100 km2 totalmente inserito in area parco.

Cenni storici su Moliterno

Secondo la tradizione Moliterno è stata costruita dopo la distruzione e invasione di Grumentum da parte dei saraceni tra l’872 e il 975. La resistenza dei grumentini sfuggiti al massacro si raccolse attorno alla torre longobarda. Dapprima subì la dominazione dei Longobardi e poi quella dei Normanni che costruirono il castello e regnarono dal 1059 al 1186.

Dopo quella de i Normanni si susseguirono altre dominazioni: prima gli Svevi poi gli Angioini con i Baroni Brajda dal 1269 al 1477, successivamente gli Aragonesi. Ugone di Brajda cedette il feudo di Moliterno ad Antonio Sanseverino principe di Salerno.

Il castello feudale

Il paese è arroccato intorno all’imponente Castello feudale che ha due torri ed un mastio merlato. Intorno ad esso è sorto l’antico nucleo del borgo contenuto nella prima cerchia di mura, il Murillo.

Moliterno – il castello (sistema-musei-lucani)

La parte più antica del castello è la Torre merlata, alta 25 metri. edificata dai Longobardi a scopo di avvistamento. Tutti i dominatori che si susseguirono nel feudo di Moliterno ampliarono la struttura costruendo l’attuale impianto del castello e aggiungendo le altre torri. Oggi sono ancora visibili le mura di cinta e le due torri cilindriche merlate

L’edificio era dotato di molti ambienti ma oggi è visitabile solo la Torre longobarda da cui è possibile godere il panorama sulla valle.

L’origine del nome

Moliterno fu fortezza longobarda e nel XVIII sec. fu sede di un’importante scuola di medicina. Il nome del paese trae origine dalla Torre Merlata, rappresentata anche nello stemma del comune. La torre, considerata come Moles Eterna, fu chiamata prima Moleterna e poi Moliterno.

La chiesa Madre e le opere d’arte presenti all’interno

Poco più in basso la chiesa Madre edificata nel Settecento su una preesistente struttura trecentesca. L’interno è a tre navate con cupola del 1754. Secondo la tradizione la nuova chiesa fu dedicata all’Assunta dai profughi grumentini, per perpetuare il titolo Cattedrale di Grumentum andata distrutta, e fin da allora fu denominata Chiesa Madre.

Fra le numerose opere d’arte presenti le più antiche sono una Pala di San Pietro di Simone da Firenze e una Scultura di San Gerardo vescovo (secolo XVI), una Tela dell’Ultima Cena e un’acquasantiera del secolo XVII. Dopo numerosi restauri La chiesa è stata riaperta al culto nel dicembre 1999.

Moliterno – Chiesa Madre

La chiesa di Santa Croce

Ricca di opere d’arte è la chiesa di Santa Croce che conserva altari barocchi, un crocifisso in stile gotico del XVII sec., ed un reliquario in legno di noce.

Questa Chiesa, intitolata in origine al Crocifisso, sorse intorno al XIV-XV secolo. Nel 1613 la chiesetta fu ampliata e accanto, sul lato destro, fu costruito un convento che ospitò i Frati Minori Riformati di Basilicata, che vi istituirono uno studio di filosofia.

La chiesa attuale si presenta molto difforme dallo stile architettonico semplice e lineare originario in quanto negli anni ’50 fu decorata con stucchi, tempere e smalti e nel 1976 è stata ripavimentata.

Fra le numerose opere degne di rilievo presenti nella chiesa di Santa Croce ricordiamo un Crocifisso della seconda metà del XV sec.; una scultura Madonna con il Bambino (secolo XVI-XVII); una tela della Deposizione di Cristo dalla Croce; il Pulpito; l’Altare del Crocifisso; l’Altare della Madonna della Grazia e l’Altare di Sant’Antonio (secolo XVII).

Moliterno – chiesa di Santa Croce e municipio- foto by Pasquale D

Il borgo di Moliterno

Le stradine del borgo sono suggestive e si snodano fra le chiese e i numerosi Palazzi nobiliari, memoria di uomini illustri che qui nacquero. Tra questi, ricordiamo Ferdinando Petruccelli della Gattina; Giuseppe Parisi, fondatore dell’Accademia Militare “Nunziatella” di Napoli; Giacomo Racioppi e il pittore Michele Tedesco.

I Musei

Nel borgo sono presenti vari musei sparsi nel centro storico. Interessanti il museo del Novecento lucano con opere del macchiaiolo Moliternese Michele Tedesco, il museo del Paesaggio con quadri della scuola di Posillipo, il museo di arte contemporanea con opere di diversi autori tra cui Cassinari, Lucio Fontana e Giò Pomodoro.

Infine è notevole la biblioteca Giacomo Racioppi, con oltre 25.000 volumi, una mediateca e un fondo antico di grande pregio.

Il Canestrato I.G.P. di Moliterno

Fiore all’occhiello del borgo lucano è il Canestrato I.G.P., un formaggio pecorino (con una percentuale di latte caprino) dal sapore aromatico e piccante.

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