Il castello del Malconsiglio di Miglionico si trova in provincia di Matera.
Costruito in posizione strategica su un colle della città a partire dall’VIII-IX secolo, il maniero è noto per aver ospitato la Congiura dei baroni nel 1485.
La forma del Castello del Malconsiglio è quella di un parallelogramma, fiancheggiato da sette torrioni, alcuni quadrati e altri circolari.
Nel corso del tempo il castello ha subìto due ampliamenti, nel 1110 e nel 1400.
L’entrata attuale è posta a nord-est ma, prima della sua distruzione a causa del terremoto del 1857, era rivolta a sud. Internamente, al piano superiore, si trovano l’androceo ed il gineceo, il salone del Malconsiglio (in cui avvenne la congiura) e la sala della Stella o degli Spiriti, con il soffitto a stella e con degli scrigni utilizzati per custodire tesori e documenti preziosi.
Il castello, nel corso dei secoli, appartenne al conte Alessandro di Andria, ai Sanseverino di Bisignano, ad Ettore Fieramosca, ai Pignatelli, ai Caracciolo ed alla famiglia Revertera, duchi di Salandra.
La congiura dei baroni
La congiura dei baroni fu un complotto organizzato, tra maggio e giugno del 1485, dai baroni, ossia i feudatari del governo di Ferdinando d’Aragona che avevano esteso sempre più i propri possedimenti.
Il re Ferdinando I di Napoli (o Ferrante) aveva per questo motivo puntato ad un’opera di modernizzazione dello Stato, cercando di ridurre il potere baronale e, nel contempo, mirando a sviluppare la vita economica e promuovendo a classe dirigente i nuovi imprenditori e mercanti napoletani.
Uno dei punti chiave era la riforma fiscale, che affidava nuovi compiti alle amministrazioni comunali (le c.d. università ossia i comuni dell’Italia meridionale dell’epoca), al fine di sottrarle al sempre maggiore peso dei baroni, appoggiati dallo Stato Pontificio.
Inevitabile fu quindi lo scontro con i baroni, che si opponevano alla «riforma organica dello Stato» perseguita dagli Aragonesi nel Regno di Napoli.
I primi scontri (1459-1464) si conclusero con una vittoria di Ferdinando I D’Aragona ma la vera ‘congiura’ fu ordita nel 1485, capeggiata dal principe di Salerno Antonello Sanseverino, che riunì intorno a sé molte famiglie feudatarie di signori e baroni del regno della fazione guelfa favorevoli agli Angioini.
Il piano prevedeva di bloccare al re qualsiasi collegamento con Roma: i baroni dei territori più vicini alla capitale gli avrebbero infatti impedito di attraversarli. Una volta isolata la capitale, il papa e gli alleati sarebbero potuti penetrare nel territorio del regno al confine del Regno di Napoli, attraversando lo Stato Pontificio e gli Abruzzi.
Alcuni cospiratori però non agirono e il Re aveva intanto inviato soldati in Abruzzo. Si arrivò ad un accordo di mediazione al Castello del Malconsiglio di Miglionico, in cui il Re e i baroni sottoscrissero un accordo di pace.
In realtà Re Ferdinando, scoperta la congiura contro di lui, diede la caccia a tutti coloro i quali gli avevano tramato contro, facendo arrestare e giustiziare alcuni baroni: nel 1487, Ferrante d’Aragona invitò i baroni nel Castel Nuovo di Napoli (noto come Maschio Angioino), con il pretesto di celebrare le nozze della nipote ma furono arrestati e giustiziati nella sala.
La congiura dei baroni fu narrata dallo storico Camillo Porzio nella sua celebre opera intitolata La congivra de’ Baroni del Regno di Napoli contra il Re Ferdinando I.
Il castello oggi
Il castello oggi consente di organizzare concerti, eventi e cerimonie; è presente inoltre un auditorium dedicato a seminari e convegni.
Curioristà: nel castello vennero girate alcune scene di due film: Il demonio di Brunello Rondi (1963) e Wonder Woman (2017) di Patty Jenkins.
Come visitare il Castello del Malconsiglio di Miglionico
Per informazioni e prenotazioni per il percorso multimediale del Castello del Malconsiglio:
Comune di Miglionico – Tel. 0039 0835.559005 selezionando il tasto 2 – Segreteria.
e-mail: prolocomiglionico1@gmail.com
http://www.castellodelmalconsiglio.it